La danza della prima ballerina della Scala nella chiesa rinata di San Francesco del Prato
Dopo aver incantato il Complesso Monumentale della Pilotta, l’8 dicembre 2020 Antonella Albano danzerà nel monumento gotico del cuore di Parma riportato in vita grazie ad una straordinaria opera di restauro collettiva. Danzerà tra le architetture e la storia di San Francesco del Prato, la chiesa rinata nel cuore di Parma, la prima ballerina della […]
Dopo aver incantato il Complesso Monumentale della Pilotta, l’8 dicembre 2020 Antonella Albano danzerà nel monumento gotico del cuore di Parma riportato in vita grazie ad una straordinaria opera di restauro collettiva.
Danzerà tra le architetture e la storia di San Francesco del Prato, la chiesa rinata nel cuore di Parma, la prima ballerina della Scala, Antonella Albano, dopo aver incantato con uno spettacolo indimenticabile, seppure a porte chiuse, il Complesso Monumentale della Pilotta, dove nei giorni scorsi ha messo in scena una bellissima coreografia sui versi di “Ti meriti un amore” di Frida Kalho.
Martedì 8 dicembre 2020, la ballerina porterà eleganza, musica e poesia negli spazi del monumento gotico, tra i simboli di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 + 2021, che vedrà la riapertura al pubblico e al culto il 2 maggio 2021, ultima tappa di una straordinaria opera di restauro collettivo, che ha liberato la chiesa dopo 200 anni di “prigionia” dovuta alla trasformazione dell’edificio in carcere durante l’età napoleonica.
La danza di Antonella Albano a San Francesco del Prato sarà parte del progetto di Filippo Chiesa, che sta producendo un video in cui la ballerina si muove sulle note composte per l’occasione dal Maestro Piero Salvatori, tra le meraviglie della Pilotta, come il Teatro Farnese, la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina, i Saloni Ottocenteschi della Galleria Nazionale, e la bellezza ritrovata della chiesa che spicca nel cuore della città, a poca distanza dalla Cattedrale e dal Battistero, con il suo rosone a 16 raggi creato da Alberto da Verona nel 1462.
Il video sarà poi diffuso sul web. Un modo per far conoscere al mondo le contaminazioni dell’arte nell’anima dei monumenti di Parma.