San Francesco del Prato: iniziati i lavori per restituire la Chiesa alla sua città

4 Ottobre 2018

Parma, 4 ottobre 2018 – Presto la grande Chiesa di San Francesco del Prato verrà restituita alla città. Dei 6,5 milioni necessari per la ristrutturazione di uno dei monumenti più belli e sconosciuti del centro storico di Parma, 2 milioni sono già stati raccolti grazie all’intervento di Fondazione Cariparma (per un primo importante contributo), del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, della famiglia Chiesi e numerosi altri partner.

Un contributo importante da parte di tre realtà che confermano la loro attenzione per la città ed il suo patrimonio artistico e che dona ancora più vigore ad un progetto di recupero i cui lavori sono iniziati il 3 settembre, con il progetto definitivo che è in fase di approvazione.

L’obiettivo è quello di rendere la Chiesa nuovamente fruibile entro il 2020, anno in cui Parma sarà “Capitale della Cultura”. La Chiesa tornerà a vivere nella sua austera bellezza e nella essenzialità della sua architettura. Spogliata e deturpata durante le soppressioni napoleoniche e destinata ad uso carcerario, è stata data in concessione alla Diocesi di Parma nella primavera di quest’anno. Il recupero di questo monumento all’uso liturgico, si arricchisce di una evidente valenza artistico-culturale. La presenza della comunità francescana cui sarà affidata garantirà nella fedeltà al suo carisma attività sociali e caritative, come pure l’assistenza pastorale della vicina Università, che potrà usufruire, insieme alla cittadinanza, degli spazi recuperati.

Ogni fase di questa rinascita potrà essere seguita attraverso il sito sanfrancescodelprato.it, spazio che contiene approfondimenti sulla storia della Chiesa, il suo progetto di rinascita e tutte le informazioni per potersi associare alla generosità dei parmigiani e di tutti coloro che condividono le ragioni dell’arte, della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico come pure dei valori cristiani che hanno reso possibile in passato la realizzazione di quest’opera.

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