San Francesco del Prato apre al culto, alla preghiera, all’arte e alla vita. 

Il recupero della chiesa all’uso liturgico si arricchisce di un’evidente valenza artistico – culturale. La presenza della comunità francescana si apre ad attività sociali e caritative, come pure all’assistenza pastorale della vicina Università, che potrà usufruire, come la città, dei nuovi spazi recuperati.

Gli esterni e la facciata


La facciata è tornata a filtrare la luce attraverso le due grandi monofore che nel cantiere di restauro sono state ritrovate pressoché integre nella conformazione originaria. Le finestre carcerarie sono state chiuse, tamponate in continuità con il paramento gotico, lasciando un’impronta muraria che mantiene una traccia leggibile. Un segno tangibile della memoria del carcere è il mantenimento delle grandi aperture carcerarie della parete laterale della chiesa. In facciata è stata riaperta la porta sulla navata sinistra. L’accesso dal sagrato piazzale è stato garantito mediante un nuovo livellamento dell’area.

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Gli interni


Il lavoro di restauro sulle superfici è stato eseguito mediante la rimozione degli intonaci sovrammessi fino a ritrovare la pellicola pittorica originaria che è stata consolidata. Nella navata centrale si sono conservati pressoché intatti gli intonaci originari di colore bianco con ghiere che simulano il mattone intorno agli archi. Nelle colonne le parti affrescate sono state consolidate e nell’abside i preziosi affreschi comparsi sotto gli strati sovrammessi di tinteggiatura sono stati in parte restaurati. Il nuovo pavimento è in coccio pesto di calce e polvere laterizia: una stesura simile nella consistenza materiale e nell’aspetto a quella reperita nei frammenti che, prima del restauro, erano ancora presenti in chiesa.

Cronologia del restauro

La timeline dei lavori di recupero.

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Il racconto di San Francesco del Prato

Il restauro nelle parole dei protagonisti.

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Il progetto di restauro

“Se vorrai ogni giorno col tuo sudore una pietra dopo l’altra… in alto arriverai.” Padre Jean-Marie Benjamin